Dalla pagina Facebook attivata come supporto di questo progetto l’artista ha rivolto una call a tutte le reti dei suoi conoscenti e amici sia in Italia che in Croazia, chiedendo di pubblicare lì un’immagine che fosse legata ad un ricordo o ad un sentimento. Una sequenza di queste immagini sarà proiettata nella sala multimediale all’interno della Ex fornace e corredata da un certo numero di stampe fotografiche disposte in ordine sparso sui tavoli presenti nella sala collocati secondo un allineamento perpendicolare con lo schermo come un grande molo il cui prolungamento ideale finisce al mare. In Croazia avverrà un’analoga proiezione ottenuta con una sequenza di immagini provenienti dalla stessa pagina Facebook che riporterà una documentazione delle due proiezioni italiana e croata. Questo il testo del messaggio che l’artista lancia nel web: Vi invito a pubblicare immagini, frammenti di esperienze fatte in Italia o in Croazia specificando da quale delle due parti proviene il ricordo... Raccolte le immagini proietterò le immagini dei croati in Italia e viceversa degli italiani in Croazia, per rompere le barriere fisiche del territorio (in questo caso il mare), per riscrivere il paesaggio mettendo in luce il patrimonio sentimentale legato al ricordo. Dispositivo relazionale per scambiare esperienze dall’Italia alla Croazia. Vanno bene le foto che vi appartengono sentimentalmente; non c’è vincolo di soggetto: il mare è solo l’ostacolo che cercherò di oltrepassare per proiettare le immagini da una parte all’altra. L’utilizzo della rete è una precisa scelta formale. Il web 2.0 le cui potenzialità di connessione e riconnessione sono tra gli elementi teorici di studio di questo percorso di residenze per artisti, è l’ambiente nel quale ci troviamo in questo tempo a sperimentare nuovi modi di stabilire legami o di pensare ad essi come ad una risorsa preziosa da non disperdere o banalizzare o confondere. L’artista individua nel mare un confine non solo fisico ma anche culturale e tenta un superamento nella dimensione dei sentimenti e dell’amicizia. Scambiare “immagini sentimentali” come lui le chiama, significa provare a fidarsi e predisporsi alla conoscenza reciproca su basi comuni. Questa operazione ha funzionato con un numero enorme di contatti attraverso, oltre al social network, la posta elettronica e il telefono. Questo il testo che l’artista inviava per raccontare e coinvolgere: Eraclea litorale marittimo dove il margine invalicabile contenitivo del luogo è il mare stesso. Guardando dalla spiaggia verso il mare vediamo un orizzonte piatto senza riferimenti a perdita d’occhio, le increspature esprimono l’umore del mare che riempie tutto. Perso in questo estremo pieno mi coglie un senso di vuoto e il pensiero cerca di andare oltre, oltre il mare. Mi chiedo cosa succede dall’altra parte, mi chiedo delle storie e delle emozioni e di ciò che accade nella parte croata che è all’estremità del mio margine. Momenti e frammenti di vita sono accaduti sia da una parte che dall’altra del mare. Vorrei riscrivere il paesaggio mettendo in luce il patrimonio sentimentale legato al ricordo degli individui che lo abitano o che si sono relazionati col luogo.

From the Facebook page enabled to support this project, the artist has addressed a call to all networks of acquaintances and friends both in Italy and in Croatia, asking for them to publish there an image that was linked to a memory or a feeling. A sequence of these images will be projected in the media room inside the “Ex fornace” and accompanied by a number of photographic prints arranged in any order on the tables present in that room, tables placed according to a perpendicular alignment with the screen recalling a large pier whose ideal extension ends at the sea. In Croatia will be a similar projection obtained with a sequence of pictures coming from the same Facebook page that will bring a record of both the Italian and Croatian projections. This is the text of the message the artist launches through the web: I invite you to post images, fragments of experiences happened in Italy or Croatia by specifying which side comes the memory... Once gathered the images I will project collected images of the Croats in Italy and vice versa of Italians in Croatia, to break the physical barriers of the territory (in this case the sea), to rewrite the landscape highlighting the sentimental heritage linked to memory. Relational device to exchange experiences from Italy to Croatia. They're good photos that emotionally belong to you; there is no obligation about the subject: the sea is only the obstacle that I will try to cross to project the images from side to side. Using the network is a precise formal choice. The Web 2.0, whose connection and reconnection potentialities are among the theoretical elements of study of this route of residences for artists, is the environment in which we find ourselves at this time to experiment with new ways to build links or thinking of them as a precious resource not to be dispersed or to trivialize or even confuse. The artist identifies a boundary in the sea not only physical but also cultural and try breaching into the dimension of feelings and friendship. Exchange "sentimental pictures" as he calls it, means trying to trust and get ready to know each other on a common basis. This worked fine with a huge number of contacts through, in addition to social networks, email and the phone as well. Here is the text that the artist sent to tell and involve: Eraclea, Sea coast where the insurmountable restraining margin of the place is the sea itself. Looking from the beach towards the sea we see a flat horizon with no references to the eye can see, the ripples express the mood of the sea that fills everything. Lost in this extreme fullness, it catches me a feeling of emptiness and thought tries to go further, beyond the sea. I wonder what happens in the other part, I wonder of the stories and emotions and what happens in the Croatian part that is the end of my margin. Moments and fragments of life have occurred either on the one side and the other side of the sea. I would like to rewrite the landscape highlighting the sentimental heritage linked to the memory of individuals who live or who related with the place.